Cos'è Bard, la risposta di Google a ChatGpt
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Direttore: Alessandro Plateroti

Cos’è Bard, la risposta di Google a ChatGpt

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E’ arrivato anche in Italia il nuovo servizio di intelligenza artificiale di Google. Si chiama Bard: vediamo insieme come funziona.

Da quando, nel novembre 2022, la società OpenAI ha lanciato ChatGpt, destando curiosità in migliaia di utenti in tutto il mondo, il colosso Google si è messo al lavoro per creare un degno rivale. E’ così nato Bard, il servizio di intelligenza artificiale generativo dell’azienda di Mountain View, che a partire dal 13 luglio 2023 è disponibile in più di 40 Stati, tra cui anche l’Italia.

Cos’è Bard

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Messo in funzione da una tecnologia alla quale Google stava lavorando da anni, Bard è un “utile collaboratore creativo” – come si legge sulla pagina Internet dedicata – che promette di “liberare la tua immaginazione, migliorare la tua produttività e dare vita alle tue idee”.

Nel concreto, consiste in un sito web slegato dal motore di ricerca di Google che tutti conosciamo, che presenta nell’interfaccia una casella all’interno della quale l’utente può inserire la sua domanda. L’intelligenza artificiale elaborerà in poco tempo la riposta più efficace, sulla base delle informazioni che troverà nell’immenso database dell’azienda statunitense, e restituirà principalmente repliche sotto forma di testi.

Un vero e proprio “bardo” – la parola inglese fa probabilmente riferimento ai poeti e cantori epici della tradizione celtica – che inizialmente era disponibile solo negli Stati Uniti e in Inghilterra in lingua inglese, mentre ora è in grado di interagire anche in spagnolo, tedesco, arabo, cinese e italiano con persone in più di 40 Paesi nel mondo.

La chatbox di Google ha però anche messo a punto una funzione che è in grado di leggere le immagini. Disponibile per ora solo in inglese, tale meccanismo permette di mostrare una fotografia all’AI e di ricevere in cambio suggerimenti sul contenuto dell’immagine.

Un servizio AI di Google: i vantaggi rispetto alla concorrenza

Interfacciarsi con un assistente virtuale può essere già di per sè vantaggioso, sia sul lavoro che nella vita di tutti i giorni, ma se ad offrirlo è un gigante dell’informatica come Google i vantaggi sono moltiplicati.

Come spiegato da SkyTg24, l’azienda di Mountain View promette infatti di collegare Bard a tutti gli altri suoi servizi – diffusissimi in tutto il mondo: la chatbox potrà essere cioè integrata alla propria casella di posta Gmail o a Google Doc.

Il servizio di AI può poi contare su una quantità immensa di dati che Google ha raccolto in tutti i suoi anni di attività: dal momento che l’intelligenza artificiale è in grado di aumentare la sua efficacia e precisione all’aumentare degli input e dei dati a lei forniti, si capisce come l’azienda statunitense sia un passo avanti.

Google inoltre – già alle prese con un’indagine dell’Antitrust Ue – presta particolare attenzione alle legislazioni dei Paesi dove attiva i suoi servizi: per il lancio di Bard in Europa, ha quindi lavorato al meglio per rispettare il Gdpr, il regolamento generale Ue sulla protezione dei dati e sulla privacy. Un tasto nel sito permetterà agli utenti di visualizzare il trattamento riservato alle loro informazioni personali.

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ultimo aggiornamento: 15 Luglio 2023 9:17

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